April 19, 2006 Archives

Wed 19 Apr 2006 @ 22:59 (1145480378)

mad max

Sabato, ore 14.00. Il sottoscritto sta beatamente riposandosi gli occhi
sul divano dopo la classica mangiata del sabato quando suona il cellulare.
"Luca? Sono ferma in mezzo alla strada con la macchina che fuma"
Io, ancora indeciso se stessi maneggiando il telefono od una ciabatta:
"Eh? Cos'e' successo? Dove sei?"
"Sono a Boretto, a Poviglio si e' accesa una lucetta rossa, poi sono arrivata
qui e' la macchina si e' spenta.. ora esce fumo e c'e' odore di bruciato".

"Ok arrivo".
So benissimo che e' inutile chiedere di che spia si tratti.

Mi riprendo un attimo e raggiungo la Vale.
Salgo in macchina per aprire il cofano e intanto giro la chiave per vedere
la famosa lucetta.. noto che l'indicatore della temperatura va a fondo scala.
A questo punto la lucetta e' indifferente, abbiamo capito! Apro il cofano ed
il serbatoio dell'acqua sbuffa come il ferro da stiro di mia madre.
"Dovevo fermarmi prima?"
"No guarda, ti e' andata solo bene se non hai fuso tutto!"
"Ah si?"
C'e' poco da fare, chiudiamo tutto, tiriam via la roba dalla macchina,
e andiamo a casa.

Dopo un'oretta torniamo con un canestro d'acqua ed una corda: rabbocchiamo
e proviamo se parte ancora, al massimo la trainiamo.
Il motore parte, ma produce quel classico rumore di metallo sofferente.
Vado subito verso casa a giri piu' che bassi; la distanza e' poco piu' di
un chilometro ma lo stesso il motore arriva a 100 gradi!
Passato altro tempo diamo un'occhiata: l'olio e' ok, la guarnizione della
testa pare non essersi rotta (meno male!) ed anche il radiatore non perde.

Alla sera tardi decidiamo di provare a riportare la macchina a reggio: c'e'
piu' fresco e si puo' andar veloci perche' non c'e' traffico.. dai, dovremmo riuscire!
Arrivo quasi in fondo al 'drittone' che porta a Poviglio: 110 gradi e spia accesa.
Due pensieri attraversano la mia testa:
povero motore oggi non e' proprio la sua giornata;
avanti 100 metri dopo la curva c'e' un benzinaio, mi fermo li.
Arrivo in prossimita' della curva e mi trovo davanti un'auto che inchioda,
impreco e sorpasso in mezzo alla curva: se rallento qui cuoce tutto!
Nel sorpasso mi volto e noto quattro turbanti sull'auto.. no comment.
Facciamo passare un paio d'ore (manco potevamo andare a prendere una birra,
maledetta appendice!) e torniamo a prendere la poveretta per tendare di
riportarla nuovamente a casa mia.

Il giorno dopo ci mettiamo a guardare meglio e dopo un paio di prove scopriamo
che il bulbo del radiatore e' passato a peggior vita e quindi la ventola di
raffreddamento non parte.
Stacchiamo i contatti e proviamo a cavallottare i fili sino a trovare
la combinazione che fa girare la ventola a velocita' massima.
Conciata cosi' fa un casino infernale che copre il rumore del motore
e fa vibrare tutta l'auto, ma tant'e'.. funziona.

madmax car photo 1
Per il timore che durante il viaggio rimanesse secca pure la ventola
prolunghiamo i cavi al volante e ci attacchiamo un interruttore recuperato
da un computer AT che si trovava casualmente nei paraggi.

madmax car photo 2

Purtroppo non ho trovato un cartellino "Emergency use only".

Partenza: in abitacolo metto il riscaldamento al massimo, finestrini abbassati e via!
A Poviglio il primo test: la fiera di paese.
Gia', perche' pasqua non e' solo caratterizzata
dalla quantita' di roba che non puoi mangiare
e dall'assenza totale di ogni eventuale meccanico: c'e' pure la fiera di paese!
Si procede in coda a velocita' ridicola, la temperatura sale
ed io comincio a ribollire di imprecazioni!
Faccio partire nuovamente la ventola. Molta gente si volta per guardare.

Macchina crodata e accrocchio fotonico per farla funzionare, caldo terrificante,
odio contro qualsiasi cosa si trovi davanti al muso dell'auto;
mi manca solo il cane e poi sono la copia perfetta di Mad Max!


PS: a reggio poi ci sono arrivato..


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