Martedi' sera sono uscito con
Enrico Zini e
Filippo Giunchedi.
Sono andato a casa di Filippo che mi ha presentato il suo compagno di camera:
uno studente ormai in evidenti condizioni di prepensionamento.
Ci siamo quindi trovati con Enrico a Porta S. Felice per andare a mangiare
qualcosa nei paraggi. Col senno di poi posso tranquillamente dire che
qualcosa non significa poco, come di solito si intende.
Entriamo quindi in $posto ove il tempo sembra essersi fermato in una data
non ben precisa, ma comunque antecedente alla mia nascita.
Chiamiamo la cameriera che vorrebbe palesemente saltare addosso a chiunque e
ordiniamo: 1 antipasto e 2 primi.. Si, solo quello! No, nessuno e' a dieta.
Beh, abbiamo mangiato come dei porci! Filippo mi fa giustamente notare che
"per fortuna c'e' freddo, l'altra volta quando son venuto qui c'era caldo
e sono uscito veramente piegato", non ne dubito! Spesa = ~ 8 euro a testa (!!).
Riflessi rallentati perche' il sangue si era riunito per decidere che farne
del cibo appena arrivato, all'uscita dal locale intravedo Enrico che ravana
nello zaino e tira fuori una cosa che a prima vista sembrava una radiolina.
Il maraglio viene acceso e comincia ad emettere una nenia orientale. Cos'e'?
Un
dispensatore di preghiere ovviamente!
Piccola parentesi. L'oggetto in alcune parti del mondo ha un uso molto serio:
alcune religioni prevedono che si accompagni il morto nell'aldila' con ore e
ore di preghiere, l'oggettino fa dunque le veci dell'uomo, che puo' andare
a dormire e quindi a lavorare il giorno dopo.
Ovviamente tutto questo viene completamente stravolto nel momento in cui
il dispensatore arriva nelle mani di Enrico!
Usciamo e ci dirigiamo verso la macchina, Zini tira fuori un altro maraglio e
lo collega al tecnopregatore: un radiotrasmettitore.
Saliamo in macchina ed accendiamo lo stereo sintonizzandolo su una delle
possibili frequenze del trasmettitore: si sente una preghiera.. ma e'
RadioMaria!
Consci del fatto che non saremmo mai riusciti a sopraffare il suo potere,
anche tenendo il trasmettitore ad una spanna dal'antenna, proviamo su
un'altra frequenza.. perfetto! Andiamo verso casa mia al ritmo di questa
"nenia misteriosa"(tm).
Passo per casa a prelevare il portatile e poi ci incamminiamo verso $pub,
peccato che sia martedi' sera e il locale e' chiuso per turno.
Niente, torniamo verso casa mia, consci del fatto che questi due passi hanno
fatto solamente bene alla digestione di cui sopra.
Ci apparecchiamo con i portatili sulla mia scrivania ed Enrico comincia ad
intrattenerci con le sue ultime scoperte; mi ricordo forse un quarto della serie
di software che ho visto, alcuni utili, altri meno utili, altri che possono
cambiarti la vita. Una cosa che mi ha abbastanza impressionato e che ci tengo
a segnalare e'
prefuse..
si, anche con java si puo' fare qualcosa di carino :)
Dopo un par di birre arriviamo al nocciolo della serata:
interfacciare
'polygen unieuro' con asterisk ed ottenere il centralino ottimista!
Installiamo asterisk, ci pocciamo un po' e riusciamo a fare quanto prefissato.
Ci trastulliamo telefonando al nostro centralino che, tramite festival, fa parlare
il generatore di ottimismo, ma non ci sentiamo realizzati: cominciamo a pensare
come elaborare piani telefonici casuali che dicono cose casuali ad ogni telefonata,
insomma, le solite
seghe mentali da informatici!
Ormai si e' fatto tardi, spegniamo le nostre idee con la promessa di ritrovarci
per realizzarle.
Grazie per l'
ottima serata ragazzi, a presto!
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